
Stamane una sottile malinconia
si sta impadronendo di me,
ma mi piace così.
Il mio bosco lo sa
e mi chiama a bassa Voce.
Ne sono attirata,
e a passi lenti e silenziosi
mi avvicino, non voglio rompere
la magia di quel sottile filo
che ci lega.
Mi avvicino per guardarlo da lontano…
Ecco la mia quercia, la macchia…
Apro la finestra per sentire la vita
che vi scorre, i profumi eterni
di terra, di muschio e fiori selvatici.
Una rondine volteggia a poca distanza,
come per salutarmi e ricordarmi che lui
è come il ciclo della vita.
Gli alberi, il sottobosco, le creature
nascono, crescono, muoiono
e successivamente tutto rinasce,
tutto si rinnova.
Mi beo di quel silenzio fatto solo di suoni naturali,
non esiste parola d’uomo, frastuono,
solo pace infinita che ti avvolge piacevolmente.
Il silenzio, quasi un mio elemento. Fa parte di me.
Ci può essere più vita nel silenzio, più dialogo,
che in qualunque altra manifestazione umana
che comporti l’uso delle parole.
Attraverso esso e la Natura riesco a percepire
quasi l’essenza della vita, delle persone.
I pensieri si susseguono leggeri, ho bisogno del silenzio
per essere obiettiva con me stessa e con gli altri.
E’ lui che mi suggerisce quali persone
mi stanno davvero a cuore,
quelle che davvero mi sono vicine, seppur discretamente.
Sento la voce delle loro Anime, la sento dentro la mia,
non potrò mai sbagliare in questo.
Quelle voci parlano attraverso la quiete,
il vento gentile tra i rami,
quelle voci così preziose e amiche non hanno suono
se non quello profondo e discreto della Luce
che attraversando il mio cuore
irradia la mia Anima.
Respiro a pieni polmoni quell’aria che sa di buono,
saluto il sole amico mentre con le dita
asciugo quella lacrima furtiva,
poi incomincio la mia giornata
ringraziando il Cielo
per questa immensa ricchezza.
l.d.
http://youtu.be/mHPDWx7e0sE