La Verità

Penso novantanove volte

e non trovo niente.

Smetto di pensare, nuoto nel silenzio

e la verità mi arriva.

(A. Einstein)

20 pensieri riguardo “La Verità

  1. Aveva ragione il buon Albert: inutile stare a lambiccarsi il cervello,non si approda a niente; invece, l’abbandono sereno al fluire degli eventi,come un guscio trasportato dal ruscello,ci fa scoprire mondi sconosciuti e incantati. Ti abbraccio,dolce e grande Lori. Ale

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    1. Penso anch’io che sia così. Lasciarsi attraversare dal silenzio cercando
      di fare spazio dentro noi, può solo portarci beneficio, soprattutto se abbiamo molta confusione dentro. Un forte abbraccio a te mio caro Ale,
      Lori.

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  2. Ciao cara Lori, senza aver conosciuto, o pensato a queste affermazioni di Einstein, posso dire di aver sperimentato da me in diverse circostanze come l’incaponirsi nel cercare la soluzione ad un problema sia inutile.
    Molto meglio lasciar perdere, rilassarsi, svagarsi e riprendere a mente sgombra, l’inghippo appare allora tutto nella sua evidenza, davvero!
    Un abbraccio affettuoso, che tu possa trascorrere un bel fine settimana!

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    1. Abbiamo bisogno di fermarci ad ascoltare in silenzio
      il nostro cuore, solo così possiamo vedere con gli
      occhi dell’Anima ciò che nella confusione non è possibile
      fare. Un bacione, Lori.

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  3. La verità…..sei un amica preziosa!
    Molto bella l’immagine che hai scelto per il post ti immagino cosi dolce e magica.
    Stammi bene carissima amica bella.
    Un bacio con affetto.
    Soul.

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    1. Grazie magico e dolce Amico, anche tu lo sei per me.
      Un grande abbraccio e buon proseguimento di giornata
      e settimana anche a te, Lori.

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  4. Il silenzio conduce alla riflessione e in questo Paese, in Italia, è una chimera…Siamo diventati un popolo solo dietro ad una partita di calcio che abbiamo vinto!!! Un popolo deve avere dignità, valori….e non vedo niente del genere. Cara Lori, nel tuo blog si respira aria di cultura e mi gratifica. Un saluto, Rosa Mannetta

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    1. Come non essere d’accordo con te Rosa? Ieri sera non ho visto la
      partita, per me non è più nemmeno sport, dopo i ripetuti scandali
      delle calcio-scommesse ecc. Se fossimo uniti come per le squadre
      del cuore, l’Italia sarebbe molto + unita e forse non ci sarebbero
      solo lamentele da parte nostra. Ci sono ancora le persone che hanno
      ancora dei valori, quelli veri, ma sono poche, purtroppo. Speriamo
      che ci si possa svegliare reciprocamente e combinare qualcosa di
      concreto e di buono una volta per tutte.
      Ti ringrazio Rosa per essere passata e per quello che pensi del mio
      blog, cerco di fare qualcosa di buono, nel mio piccolo, e comunque,
      anche i tuoi articoli sono scritti con passione, senza retorica, scrivi
      quello che pensi senza tanti giri di parole, e questo mi piace, moltissimo.
      Ti abbraccio forte, Lori.

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      1. Gli italiani sono questi, cara Lori!
        Io da sempre seguo il calcio: ci ho giocato da giovane e poi sono stato impegnato come dirigente nella piccola società del mio paese, però ti posso dire, con la passione dello sportivo e non con l’irrazionalità del tifoso, che in queste circostanze vedo coinvolti anche coloro che solitamente nemmeno ci badano, anzi, mi vedo sorpassato nell’interesse!
        Però io lo considero come un fatto positivo, anche se eccessivo, perchè è comunque una dimostrazione di appartenenza, che, anche se su ambiti che possono valere poco, specie di questi tempi, è comunque un valore positivo.
        Poi, in ogni ambito della vita ci sono cose positive e belle e fatti dei quali ci si vergogna, l’importante anche qui è non generalizzare, non veder tutto marcio, se alcuni, che contano molto poco, occorre aggiungere, hanno trovato certe scorciatoie per dimostrare la propria mancanza di onestà, in una società che l’onestà non la considera scontata, ma quasi una rarità, talvolta anche irrisa dalla furbizia di chi, sentendosi il furbo di turno, alla fine dimostra nien’altro che di essere disonesto!
        Ciao e scusami se mi sono permesso…..

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  5. Lori, grazie. Ti piace il mio stile, il mio modo di scrivere. Io voglio informare le anime libere e non ho paura di niente. Lo sport è socializzazione, è rigorismo e sono sportiva, amo la cultura della mente governata da un corpo sano. Il problema è che il nostro Paese sia intriso di corruzione e quindi, anche lo sport, ha subito queste storture. Nel tuo piccolo, stai facendo tanto. Complimenti! Le coscienze si risvegliano quando ci si esprime, quando si ha la consapevolezza di dire, quando si sente di agire. Un caro saluto, Rosa Mannetta

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  6. Il punto è,Sergio, che se lo sport fosse come dovrebbe essere, e cioè,
    sano agonismo, spirito di squadra e si desse molta importanza a uno
    dei valori più importanti: l’onestà, io, e molte altre persone, non
    rimarremmo disgustate da tutti i recenti e non, (purtroppo) casi del genere – che non sono isolati – casi
    di corruzione. Lo sport, quello vero, è ben altro ed è facile
    poi rimanerne profondamente delusi, per la mancanza di onestà di certi
    individui, ed è per il comportamento di questi ultimi che si tende poi a
    generalizzare, non è giusto, lo so, ma il marciume spesso riesce a sporcare
    anche le cose più belle e sane. Spero che si vigili sempre di più in tal senso
    perchè lo sport è una disciplina sana se fatta bene e con onestà.
    E’ un bene che ci siano vari punti di vista e ci si confronti. Un abbraccio, Lori.

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  7. Lori, ciao. Voglio ribadire che abbiamo bisogno di verità e in questo Paese, nulla è vero. Segnalo la storia di due amiche: Anna e Michela si sono ammalate di cancro 10 anni fa. I medici dicevano che erano guarite dal cancro al seno e 4 anni fa, la recidiva ai polmoni. Dal 2008, una volta a settimana, subiscono la chemioterapia. Ci rendiamo conto che vita conducono? Se vivono è perchè fanno la chemioterapia senza interruzione dal 2008….e siamo ora nel 2012!!!! Spero che questo non mi accada. Non sarei capace di vivere così…. Un saluto, Rosa.

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    1. Ciao Rosa, come ho già detto poco fa sul tuo articolo. Anche a mia
      nipote Miki, era stato minimizzato il suo male, dicendo che sarebbe
      guarita in poco tempo. La verità è che invece la situazione era molto
      più grave, e li se ne andò nel 2010, lasciando una bimba di 1 anno e mezzo. Hanno vinto la causa con l’ospedale, ma ciò non ridarà indietro
      la mamma alla piccola Greta, e Miki a noi. Hai ragione Rosa, sono
      poche le persone coscienziose che fanno il loro lavoro con passione
      e serietà, come dovrebbe essere. Un grande abbraccio, Lori.

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